Radio Supermilano nasce alla fine del dicembre 1975 su impulso di Alberto Contri (venti anni dopo sarà nel cda RAI) e Fiorenzo Tagliabue (futuro pierre di Letizia Moratti), trasmettendo sperimentalmente dalle 20.30 alle 22.30 su 102.700 MHz.
L’emittente, che ha inizialmente sede in Via Palermo, trasmette dal tetto dell’abitazione con una manciata di watt che le permettono comunque di farsi udire in gran parte della città.
L’emittente, che ha inizialmente sede in Via Palermo, trasmette dal tetto dell’abitazione con una manciata di watt che le permettono comunque di farsi udire in gran parte della città.
Radio Supermilano si distingue nel variegato panorama radiofonico milanese per i forti contenuti informativi, di chiara matrice cattolica, per la musica “impegnata” (alla direzione artistica c’è Cris Thellung, grande esperto di musica rock) e vi collaborano ragazzi che faranno strada, come Guido Clericetti, Roberto Fontolan (che diverrà vicedirettore del TG1 e direttore de Il Velino), Renato Farina e Roberto Formigoni (che arriverà al vertice della Regione Lombardia).
Si fa conoscere subito organizzando un concerto con l’artista di musica celtica Alan Stivell il 22/02/1976 e, in breve, attira l’attenzione di don Luigi Giussani, teologo e sacerdote molto attento ai giovani ed ai media, fondatore e conduttore da vent’anni del movimento ecclesiale cattolico Comunione e Liberazione (acronimo CL). L’intervento di don Giussani fornisce visibilità e linfa economica per potenziare le trasmissioni. Grazie a giovani ingegneri del Politecnico, Radio Supermilano (la cui denominazione societaria è Radio Tele S.M. Onda Libera srl, direttore responsabile della testata Gigi De Fabiani, direttore dei programmi Giovanni Raimondi) delocalizza e professionalizza la sede in Via Statuto 4, dove viene alzata un’antenna di 20 metri sopra il palazzo, integrando la diffusione con la frequenza 102,490 MHz. L’emittente, sensibilmente aumentata nelle sue potenzialità tecniche ed editoriali, diviene il megafono dei “ciellini”. Al suo capitale – ed è cosa poco nota – partecipa con una quota di maggioranza un giovane imprenditore edile milanese emergente, molto interessato ai nuovi media (tv in primis): Silvio Berlusconi. Il futuro premier, però, donerà presto la sua partecipazione alla fondazione de Il Sabato, il nascente (1978) settimanale di Comunione e Liberazione (che sarà finanziato dal medesimo Silvio Berlusconi e dal politico Vittorino Colombo, ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni). Nel team editoriale, oltre ai fondatori, vi sono Giancarlo Gioielli, Egidio Maggioni, Andrea Rivetta (poi a Delta Radio Barona, Radio A, Novaradio, Peter Flowers e Millecanali), Alessandro Banfi (che diverà direttore de Il Sabato), Sandro Chierici e Pippo Molino (per la musica), coadiuvati al microfono da Massimo Bernardini e dal compianto Alberto Roderi (scomparirà a soli 36 anni in un incidente d’elicottero). Numerosi gli artisti che percorreranno gli studi di Via Statuto: tra i tanti, il gallerista Alain Toubas, il bluesman Rino Maniscalco e Maurizio Faulisi (noto come dr Feelgood). In realtà, Radio Cooperativa Supermilano (il poco immediato logo “Su Per Milano” viene abbandonato pressoché subito) è l’ennesimo supporto alla corrente milanese democristiana che fa capo ad Andrea Borruso, ex vicesindaco, e contribuisce al tentativo di egemonizzare la fascia culturale cattolica. Comunione e Liberazione è molto forte a Milano: alle ultime elezioni comunali ha segnalato cinque suoi candidati nelle liste della DC con un risultato clamoroso: tutti eletti. Comunione e Liberazione, quindi, dà fastidio a livello politico e le sue sedi (come ricorda lo stesso Giussani in un’intervista del 1976) “ricevono le visite di pestatori extraparlamentari”. Alcune incursioni prendono di mira la casa editrice di CL Jaca Book e appunto Radio Supermilano. Nella sua fase evolutiva più marcata (tra il 1978 ed il 1980), l’emittente (la cui redazione è praticamente condivisa con quella de Il Sabato) diviene la testa di ponte per un circuito spontaneo di emittenti di CL, sostanzialmente tutte identificate come “Radio Cooperativa” (Rho FM 98, Legnano FM 93,2, Arese FM 100,3, Magenta FM 104,0, giusto per citare le più note), promuovendo la distribuzione di comuni programmi (spesso realizzati in sinergia con redazione de Il Sabato e col quotidiano cattolico Avvenire) in ponte radio a 28 emittenti vicine al movimento di Giussani sotto il logo “Radio Rete”. Al progetto collabora anche Franco Mugerli (conosciuto dagli operatori come firma di Millecanali ed attuale presidente del Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione media e minori). L’iniziativa non sortisce però gli effetti sperati. Qualche anno dopo, avrebbe dichiarato a riguardo a Millecanali Sergio Eusebio, patron di Radio Cooperativa 106 di Rho, tra i promotori del network: “Le radio non hanno ancora i mezzi finanziari per pagarsi questi servizi. Quando, dopo un periodo di prova, abbiamo chiesto un modestissimo canone, se ne sono andate via una dietro l’altra”. Sul finire degli anni ’70, Radio Supermilano integra la copertura deficitaria dei 102,700 MHz e 102,490 MHz (condivisi in mezza Milano con Radio Spazio) con i 105,100 MHz, rilevati da Tele Radio Bramante, a sua volta succeduta a Radio Stramilano, che aveva utilizzato tale frequenza per l’esperimento Radio Melody (prima radio milanese di sola musica italiana). In concomitanza con lo sviluppo de Il Sabato (che assorbe sempre più energie del movimento CL e ha quasi monopolizzato la redazione della radio, ormai dedicata pressoché completamente al giornale), nel 1983, l’emittente mostra però segni di cedimento e per diversi mesi si offre come relay milanese di Radio Capodistria, alla ricerca, sull’esempio di Radio Montecarlo, di uno sbocco nella FM italiana. E’ l’anticamera della fine: le frequenze 102,700 MHz e 102,490 MHz di lì a poco passano a Radio Panda Milano, emittente commerciale che non ha nessun legame con CL, mentre la 105,100 MHz diventa il ripetitore milanese della prima radio romana a colonizzare il capoluogo lombardo: Teleradiostereo. (M.L. e R.R. per NL)
p.s. Alberto Contri collaborerà anche con Europa Radio: un suo programma radiofonico in 18 puntate, dal titolo “Creatività e improvvisazione nella musica di ogni tempo” è stato replicato più volte.